Buonpomeriggio!
A 3 giorni dall'anniversario del Stardoll Funworld,e porgendovi le mie scuse per il ritardo della pubblicazione della storia,eccovi il continuo! :)
[...]
Eleanor era molto cambiata.Non dava parola,non apriva bocca,si limitava ad andare a scuola,mangiare,studiare e dormire,inutile dirsi che la maggior parte del tempo lo trascorreva chiusa in stanza.
I suoi occhi di ghiaccio erano spenti:non traspariva alcuna emozione,se non cupidigia.
Jessika non capiva perchè si fosse buttata giù così,ignara del fatto che c'era il rischio che dopo l'operazione Eleanor non sarebbe più potuta tornare a ballare.
Così il giorno dopo,sempre a scuola,si incontrarono al bagno.Eleanor continuava a non rivolgere parola.
'Ciao Eleanor'
Eleanor si limitò a voltarsi e a sgranare i suoi occhioni con sguardo inespressivo,per poi continuare a lavarsi le mani.
'Lo devo prendere come un saluto?'
Non rispose.
'Potresti anche aprire la bocca,non ti entrano le mosche' le disse Jessika un po' spazientita.
Ancora nulla.
Allora Jessika,davvero spazientita,prese Eleanor per un braccio.
'El,che hai? Non parli più,non ridi più.Cos'hai?! A me puoi dirlo!'
'Lasciami,o finirai per rompermi anche il braccio' e si liberò.
'Se non ti apri con qualcuno non ti sentirai meglio.'
'E se mi apro cosa succede? Tornerà tutto come prima? Tornerò alla mia vecchia vita? Cosa? DIMMI COSA!'
Jessika l'abbracciò sussurandole 'ai come ti pare,ma io sono qui' e tornò in classe.
Eleanor stava ancora spalle al muro.
La ragazza si sentiva come 'sostenuta' da quelle parole,come se ora avesse qualcuno che proteggesse i suoi passi.
Da lì a 3 mesi fra Jessika ed Eleanor si creò davvero un bel rapporto,ma in quel momento dovevano essere più unite che mai.
Il giorno dell'operazione era arrivato in battito di cigllia.Ovviamente Jessika era andata all'ospedale per seguire la sua amica.
Eleanor era davvero preoccupata.Pensava a quanto le mancassero le sue lezioni di danza.
La sua insegnante sapeva bene a cosa andava in contro la sua allieva,così si presentò all'ospedale di colpo,portando grande gioia ad El.
'Laura!' così si chiamava la sua insegnante.
'Eleanor! Hey piccola,come va?'
'Come dovrebbe andare...sono tesa,e so che se l'operazione non andrà bene non potrò più tonrare a ..'
'Shhh-la interruppe Laura-non pensare al peggio.Andrà tutto bene,e anche se non potrai fare l'assolo,potrai almeno riprendere le lezioni'.
'Signorina,dobbiamo andare ora' disse il medico che spingeva la sedia a rotelle su cui sedeva Eleanor.
Un ultimo sorriso e le porte della sala operatoria si aprirono.
Il medico uscì per avvisare la famiglia e Jessika della durata dell'intervento.
Passarono due ore.
La zia faceva avanti e indetro davanti alla porta della sala operatoria.
Ad un certo punto parlò il padre 'Io...io devo andare,ho una riniune importante...'
'Ma come? Tua figlia è là dentro e tu te ne vai?' controbattè la zia.
'Scusate,devo andare'.
A 3 giorni dall'anniversario del Stardoll Funworld,e porgendovi le mie scuse per il ritardo della pubblicazione della storia,eccovi il continuo! :)
[...]
Eleanor era molto cambiata.Non dava parola,non apriva bocca,si limitava ad andare a scuola,mangiare,studiare e dormire,inutile dirsi che la maggior parte del tempo lo trascorreva chiusa in stanza.
I suoi occhi di ghiaccio erano spenti:non traspariva alcuna emozione,se non cupidigia.
Jessika non capiva perchè si fosse buttata giù così,ignara del fatto che c'era il rischio che dopo l'operazione Eleanor non sarebbe più potuta tornare a ballare.
Così il giorno dopo,sempre a scuola,si incontrarono al bagno.Eleanor continuava a non rivolgere parola.
'Ciao Eleanor'
Eleanor si limitò a voltarsi e a sgranare i suoi occhioni con sguardo inespressivo,per poi continuare a lavarsi le mani.
'Lo devo prendere come un saluto?'
Non rispose.
'Potresti anche aprire la bocca,non ti entrano le mosche' le disse Jessika un po' spazientita.
Ancora nulla.
Allora Jessika,davvero spazientita,prese Eleanor per un braccio.
'El,che hai? Non parli più,non ridi più.Cos'hai?! A me puoi dirlo!'
'Lasciami,o finirai per rompermi anche il braccio' e si liberò.
'Se non ti apri con qualcuno non ti sentirai meglio.'
'E se mi apro cosa succede? Tornerà tutto come prima? Tornerò alla mia vecchia vita? Cosa? DIMMI COSA!'
Jessika l'abbracciò sussurandole 'ai come ti pare,ma io sono qui' e tornò in classe.
Eleanor stava ancora spalle al muro.
La ragazza si sentiva come 'sostenuta' da quelle parole,come se ora avesse qualcuno che proteggesse i suoi passi.
Da lì a 3 mesi fra Jessika ed Eleanor si creò davvero un bel rapporto,ma in quel momento dovevano essere più unite che mai.
Il giorno dell'operazione era arrivato in battito di cigllia.Ovviamente Jessika era andata all'ospedale per seguire la sua amica.
Eleanor era davvero preoccupata.Pensava a quanto le mancassero le sue lezioni di danza.
La sua insegnante sapeva bene a cosa andava in contro la sua allieva,così si presentò all'ospedale di colpo,portando grande gioia ad El.
'Laura!' così si chiamava la sua insegnante.
'Eleanor! Hey piccola,come va?'
'Come dovrebbe andare...sono tesa,e so che se l'operazione non andrà bene non potrò più tonrare a ..'
'Shhh-la interruppe Laura-non pensare al peggio.Andrà tutto bene,e anche se non potrai fare l'assolo,potrai almeno riprendere le lezioni'.
'Signorina,dobbiamo andare ora' disse il medico che spingeva la sedia a rotelle su cui sedeva Eleanor.
Un ultimo sorriso e le porte della sala operatoria si aprirono.
Il medico uscì per avvisare la famiglia e Jessika della durata dell'intervento.
Passarono due ore.
La zia faceva avanti e indetro davanti alla porta della sala operatoria.
Ad un certo punto parlò il padre 'Io...io devo andare,ho una riniune importante...'
'Ma come? Tua figlia è là dentro e tu te ne vai?' controbattè la zia.
'Scusate,devo andare'.
La zia di Eleanor si voltò offesa.
Jessika iniziava a capire perchè Eleanor in passato non si apriva.Non aveva praticamente nessuno,se non la zia.
Rimase in silenzio con le mani sulle gambe.
Uscì il medico assistente dalla sala operatoria e...
(continua)
P.S.=Volevo complimentarmi con la proprietaria del blog perchè i banner sono davvero cariini!
Jessika iniziava a capire perchè Eleanor in passato non si apriva.Non aveva praticamente nessuno,se non la zia.
Rimase in silenzio con le mani sulle gambe.
Uscì il medico assistente dalla sala operatoria e...
(continua)
P.S.=Volevo complimentarmi con la proprietaria del blog perchè i banner sono davvero cariini!








che bel racconto! è successo davvero?
RispondiEliminaBellissimo, adoro questa storia, continua
RispondiEliminagrazie del il complimento per i banner.
RispondiEliminaera da un po che non la pubblicavi o sbaglio? cmq molto bella :)
RispondiEliminaAspetterò volentieri la prossima parte :)
RispondiEliminabella però ho capito che per eleanor è una cosa importante il ballo ma deto così il lettore non se ne rende conto come dovrebbe e quindi sembra tutto un po una banalità
RispondiEliminaSi è dalla settimana scorsa che non pubblicavo,infatti mi sono anche scusata perchè ho avuto dei problemi.
RispondiEliminaComunque ribadisco che NON è SUCCESSO DAVVERO,ed è tutto ASSOLUTAMENTE CREATO DA ME.
ti prego! hai scritto in un italiano mediocre pieno di frasi brevi ed estremamente povere. Va bene non esagerare, ma se è un racconto da pubblicare, cerca di curare la forma.
RispondiEliminama sai cos'è la cupidigia? è l'avidità di possesso o desiderio carnale molto vivo! santo cielo! si dice APATIA!!
RispondiEliminaSono d'accordo con gli ultimi due commenti, quel "cupidigia" non ci stava proprio, e tutta la forma è mediocre, per non dire scarsa. La storia non è per nulla originale, praticamente sembra molto simile ad A time for dancing, e comunque è fritta e rifritta. Cerca di dare più spazio alle introspezioni psicologiche e non scrivere parole se non sei assolutamente sicura del significato. Buona fortuna, aspetto di leggere il seguito!
RispondiEliminabella
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