ELEANOR #5

Finalmente ho trovato un momento libero per pubblicarvi il continuo della storia!
Fra pranzi,cene,parenti e quant'altro,quasi non respiravo più!
....che dire,buona lettura :)

[...]
Il medico aveva un volto inspressivo e le mani giunte alle sue spalle.
La zia Luisa non esitò ad accorrere sull'uomo che si tirò leggermente indietro all'avvento della signora tanto preoccupata.
'Signor medico,mi dica,come sta andando l'operazione? Avete finito?' chiese la zia al medico.
'Signora,la prego.si calmi.Ebbene sì,abbiamo finito,fra poco porteranno la paziente in una stanza tutta sua per farla riposare.La terremo sott'occhio.'
'è andata bene o no? Possiamo vederla?'
'Tempo al tempo signora,dovrete aspettare per vedere la ragazza.Riguardo l'esito dell'operazione apparentemente sembra esser andata bene,ma dovremmo altrettanto aspettare.' e se andò,fissato da Jessika che era lì seduta ad ascoltare la conversazione.
Si avvicinò pertanto alla zia di Eleanor che aveva le mani al petto.
Passò un oretta,erano circa le 20.
Jessika non poteva più aspettare e cercò informazioni su dove fosse la stanza di Eleanor.
La trovò,ma prima di entrare si fermò alla vetrata della stanza che era oscurata da una serranda.Si intravedeva qualcosa: era sola.
Entrò senza chiedere nulla a nessuno.
'E meno male che ti controllavano!' si rivolse Jessika alla dormiente Eleanor.
'Sai,questa settimana sei mancata a tutti.La classe era vuota senza di te...Hey,approposito,senti la registrazione che ti hanno fatto i prof e i nostri compagni'.
ece partire una registrazione dal cellulare: si sentivano incitamenti e 'in bocca al lupo'.
Le palbebre di Eleanor si muovevano davanti agli occhi sgranati di Jessika.
El si portò una mano alla testa :'Ahi...che mal di testa.' disse a voce rauca.
'El! '
'Jess' e sorrise.
' Da dove è uscito questo nomignolo? Non mi sembrava di avere un nome così lungo!'
'Hahaha dai,troppa fatica.'
'Sfaticata!'
E una risata rallegrò il volto di Eleanor che era semidormiente.
Si spalancò di colpo la porta ed entrò il medico:
'E tu che ci fai qui ragazzina?!'
'Ehm...io...ho visto che Eleanor era da sola e...'
'Tranquilla puoi restare...e faresti meglio a dirlo anche alla zia della signorina che si sta consumando dall'ansia!Io intanto faccio qualche controllino a questa piccola ballerina!'
Del padre però nessuna traccia.
'Fra quanto mi dimetterete?' chiese Eleanor.
'Quanta fretta! A quanto pare sembra che stia andando tutto bene,e se le cose rimarranno così provvederemo in una decina di giorni...ma ora mi serve la firma del suo tutore per questo modulo.Sai dov'è tuo padre?'
Il sorriso di Eleanor si spense :'Dov'è papà?' chiese a Jessika.
Jessika guardò la zia Luisa che era entrata in stanza.
'Se n'è andato...aveva un impegno urgente...' le spiegò la zia.
'Più di sua figlia?' rispose Eleanor che era sbalordita dal comportamento del padre.
'Ma come può un padre lasciare la propria figlia in sala operatoria senza il suo affetto.E se l'operazione fosse andata male?  LUI NON SAREBBE STATO QUI! Cosa significa che aveva un impegno? UNA FIGLIA è UN IMPEGNO!'
'...' Nessuno rispose.
'Meglio che me ne vada...tu riposa,e voi signora e signorina,dovreste lasciare la stanza per cortesia' disse il medico.
Il legame di padre-figlia si stava seriamente spezzando,più di quanto non lo fosse mai stato.
Eppure...nessuno se ne era accorto,ma il padre aveva sentito tutto il discorso sulla soglia della porta e...

[Continua]